Anche la scelta dell’abito perfetto per il futuro sposo è un capitolo importante a cui dedicare estrema attenzione. Così come la sposa, anche lo sposo dovrà effettuare la propria scelta tenendo bene a mente lo stile del matrimonio.
Le regole imposte dal galateo sull’abito da sposo sono ben precise.
Il tono è formale e la cornice elegante? Allora la risposta è il Tight. Abito tradizionalmente da giorno e da indossare se la cerimonia viene celebrata entro le ore 18. D’obbligo se la futura sposa si presenta all’altare con un abito lungo e maestoso, con uno strascico di almeno un metro e mezzo. E’ importantissimo che ci sia un’armonia d’insieme tra gli sposi e sarà compito della sposa dare qualche dritta al fidanzato, visto che l’abito di lei rimarrà un segreto per lui.
Vediamo ora una breve carrellata dei principali modelli:

Tight
Il Tight è il classico abito da cerimonia indicato per le nozze solenni che siano celebrate prima delle ore 18.
E’ composto da una giacca di colore nero o grigio antracite che fascia ai fianchi, corta davanti e con due code lunghe che arrivano morbide fino al polpaccio; pantaloni in “cheviot” di lana grigia spinata e a righine (lievemente gessati) dal taglio dritto; bretelle in raso bianco senza risvolti e con piences; gilèt in raso monopetto o doppiopetto oppure in panno leggero, in ogni caso color grigio perla.
Camicia bianca in cotone con gemelli ai polsini che devono sporgere dalle maniche della giacca di almeno due centimetri; il collo della camicia rigido inamidato e a punte ripiegate e chiuso da una cravatta “Ascot” fermata da una spilla oppure segue il modello “Windsor” piuttosto alto di 3 centimetri circa, richiedendo però in tal caso la cravatta a “Plastron”, con l’accortezza che il bordo del colletto resti visibile. Le calze saranno di colore nero o grigio scuro in cotone o in filo di scozia purché rigorosamente lunghe, le scarpe nere di vitello opache, non troppo lucide per non creare “l’effetto manichino”.
A complemento dell’abito non si può dimenticare di apporre il classico fiore all’occhiello (da scegliere tra il garofano bianco, la gardenia, o la classica camelia) o in alternativa la più sobria pochette bianca; altrettanto indispensabili sono ancora i guanti in pelle scamosciate e il cilindro di colore grigio che tuttavia all’ingresso in chiesa verranno tolti o tenuti in mano.
Nel caso si scelga un abbigliamento formale e impegnativo occorre precisare che, si dovranno adeguare al medesimo stile.anche il padre i fratelli e i testimoni dello sposo nonché, il “garçon d’honneur” della sposa. Esiste anche un’opzione meno “formale” al tight, ovvero il mezzo tight con un taglio identico, ma a mezza coda. In questo caso si possono evitare i guanti ed il cilindro.

Frac
Per quanto concerne la cerimonia pomeridiana o serale, l’abito ideale sarà il Frac (o marsina), caratterizzato dalle code a rondine.
Il frac deriva da un modello settecentesco e prevede: giacca blu scuro o nera, con coda, pantaloni con banda di raso, panciotto bianco in piquet, camicia con sparato inamidato e colletto diplomatico, il farfallino o papillon, anch’esso in piquet bianco (se nero si darebbe vita al famosissimo smoking).
Gli accessori consigliati per il frac sono:
- gemelli di madreperla bianca o dorati;
- scarpe in vernice nera (ideali le celebri “pump” con fiocco);
- calze nere al ginocchio;
- cappello a cilindro;
- guanti bianchi;
- bastone da passeggio, magari con un pomello prezioso;
- fazzoletto da taschino (o pochette) possibilmente bianco e di seta, preferibilmente piegato a sbuffo o a tre punte.
- sciarpa bianca, anch’essa in seta o, nei mesi più freddi, di cashmere o lana pettinata.
- sempre nei mesi invernali, sarà opportuno munirsi di un soprabito o cappa, di lana, cashmere o seta, a pipistrello o ruota. Non è vietato il più classico cappotto modello chesterfield.

Abito classico (completo tre pezzi)
Un abito classico ma con giacca rigorosamente monopetto, senza spacchi e con tasche a filetto ed in tessuto pettinato.
I colori consigliati sono il sempre elegantissimo blu, il classico nero o l’intramontabile grigio.
Il pantalone sarà senza rivolto, mentre la camicia avrà colletto morbido e sarà possibile abbinare una cravatta con un’impercettibile fantasia, con pochette nel taschino della giacca in lino bianco (sconsigliatissimo il coordinato tra pochette e cravatta!).
I “Revers” (i risvolti della giacca intorno al collo) sono uno degli elementi principali che caratterizzano la giacca. Una corretta scelta dell’abito dovrebbe tenere in grande considerazione questo elemento: Revers stretti si adattano a figure longilinee, mentre baveri più corposi vanno preferiti per corporature robuste. La lunghezza dei revers nella giacca monopetto varia da 8.5 a 10.5 centimetri.