Il pizzo (detto anche trina o merletto) è il vero must dell’anno ma, del resto, è mai veramente passato di moda?

Vediamo di conoscerlo un po’ di più. Per identificarlo al meglio possiamo suddividerlo in due macro categorie: quello fatto con l’ago e quello realizzato al tombolo.

Le principali categorie sono:

Chantilly

In seta leggerissimo.

Valenciennes

Di origine francese, è leggero e velato ed è tradizionalmente in lino, sebbene il più usato oggi sia in seta o cotone.

Rebrodè

Tipo di lavorazione ed indica quel ricamo a rilievo che corre lungo il bordo del pizzo.

Macramè

Molto pesante e consistente, costituito da una serie di nodi e intrecci.

Sangallo

Originario della Svizzera, propriamente di San Gallo, è una lavorazione di tessuto a pizzo traforato realizzato in materiali quali il cotone, il lino oppure il rayon.

A Jour

Ricamo a traforo. Dal francese “a giorno” perché lascia passare la luce attraverso i fori. Questa lavorazione si ottiene togliendo alcuni fili all’ordito del tessuto. Più se ne tolgono più è alto l’A Jour.

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fonte: White Sposa

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